domenica 15 gennaio 2017

Chiesa di Sant'Antonio, Taranto

CHIESA DI SANT'ANTONIO
Fotografie di: Samuele Spina
Tutte le informazioni relative alla Chiesa ci sono state fornite dal
Monsignor Carmine Agresta, parroco della Chiesa di Sant'Antonio.
Antonio Provenzano, portale di ingresso, legno, Taranto,
Chiesa di Sant'Antonio. Didascalia di Francesco Stornante
 Antonio Provenzano, copertura armata
 con simulazione di vela, 1951, 
Taranto, Chiesa di Sant'Antonio.
Didascalia di Samuele Spina
Antonio Provenzano, navata laterale, 
2 Maggio 1951-Natale 1954, Taranto, Chiesa di Sant'Antonio.
Didascalia di Samuele Chitano
Orazio Monaco, altare, 1966/67, 
decorato con formelle in ceramica, 
130cm circa, Taranto, Chiesa di Sant'Antonio.
Didascalia di Samuele Spina
Ferruccio Ferrazzi, mosaico raffigurante
 il papa, il vescovo e l'artista,
1968/1971, Taranto, Chiesa 
St. Antonio. Didascalia di Samuele Chitano
Antonio Provenzano, campanile della Chiesa, 
1961, pietra,  possiede 8 campane, 
Taranto, Chiesa di Sant'Antonio. 
Didascalia di Samuele Spina
Ferruccio Ferrazzi, abside mosaicato,  
Pasqua 1968-Pasqua 1971, Taranto,
 Chiesa di Sant'Antonio.
Didascalia di Francesco Stornante
Orazio Monaco, ambone dedicato ai due 
evangelisti Matteo e Giovanni,
1966/67, decorato con formelle in ceramica,
140cm circa, Taranto,Chiesa di Sant'Antonio. 
 Didascalia di Samuele Spina
Orazio Monaco, ambone dedicato ai due 
evangelisti Luca e Marco, 
1966/67, decorato con formelle in ceramica, 
140cm CA, Taranto, Chiesa di Sant'Antonio.
Didascalia di Samuele Chitano
Statua raffigurante la Vergine Maria,
Ceramica, 70cm CA, taranto,
Chiesa di Sant'Antonio.
Didascalia di Samuele Chitano
Finestra, 1953/54, vetro colorato, 
Taranto, Chiesa di Sant'Antonio.
Didascalia di Samuele Chitano
Altare, 1700, marmo-oro, Taranto,  
Chiesa di Sant'Antonio. 
Didascalia di Francesco Stornante
Orazio Monaco, battistero, ceramica,
140x100cm, Taranto, Chiesa  St. Antonio.
Didascalia di Francesco Stornante
Statua di Sant'Antonio, 1920, cartapesta
leccese, 160cm circa, Taranto, 
Chiesa di Sant'Antonio.
Didascalia di Samuele Spina
Antonio Provenzano, portale strombato,  
1953, marmo, Taranto, Chiesa di 
Sant'Antonio. 
Didascalia di Francesco Stornante

sabato 5 novembre 2016

Cattedrale San Nicola Pellegrino - Abbazia delle Donne; Storia

Cattedrale San Nicola Pellegrino di Trani:
La tradizione vuole che Nicola Pellegrino sia sbarcato a Trani nell'imminenza della morte, dopo la quale sarebbero avvenuti svariati miracoli. Iniziata nel 1099, la chiesa fu edificata sulla base di quella più vecchia di Santa Maria della Scala. Un primo edificio di culto risalente al IV secolo sarebbe sorto sull'area dove è attualmente ubicata la Cattedrale. Successivamente venne costruita la chiesa di Santa Maria, all'interno della quale venne scavato un sacello per ospitare le reliquie di San Leucio. Le reliquie di San Nicola sarebbero state sistemate nella parte inferiore della chiesa. La cattedrale fu poi consacrata prima ancora del completamento che nel 1200 era da considerarsi raggiunto, eccezion fatta per il campanile.

Abbazia delle Donne in Francia:
L’abbazia fu fatta costruire da Guglielmo il Conquistatore nell’XI secolo, dopo aver sposato sua cugina Matilde delle Fiandre. Questa unione non venne approvata dal papa Leone IX, poiché i due sposi erano consanguinei, e solo più tardi, con il papa Niccolò II, Guglielmo ricevette il perdono, ma dovette, come riparazione, far edificare due abbazie, una per ospitare i religiosi e un’altra per le religiose, denominate “Abbazia degli uomini” e “Abbazia delle donne”. La prima fu dedicata a Santo Stefano, mentre la seconda alla Santissima Trinità che fu costruita tra il 1062 e il 1130, consacrata successivamente nel 1066 e nel 1083 fu sepolta la regina Matilde.

Sitografia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Trani
https://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_delle_donne

Cattedrale San Nicola Pellegrino - Abbazia delle Donne; Esterno

La cattedrale di S. Nicola Pellegrino, costruita in pietra calcarea,  vanta una posizione relativamente isolata rispetto agli edifici circostanti e si trova nelle immediate vicinanze della costa. Vi si accede tramite una doppia rampa di scale che conduce al portale leggermente strombato che si trova al centro di un’arcata cieca. Tre finestre e un piccolo rosone sulla navata centrale decorano la facciata, con le loro aperture ornate da figure zoomorfe. Presenta una cripta di una certa importanza. Nella parte posteriore, l'edificio ha un massiccio transetto rivolto verso il mare e dotato di tre absidi. Al di sopra di queste, le facciate laterali sono decorate, a sud da due bifore e da un rosone, e a nord da due bifore e una quadrifora. Le aperture diventano sempre più ampie salendo in alto per alleggerire la massa della costruzione procedendo verso l’alto. La torre era alta 59m e finì per diventare pericolante e necessitó di un intervento da parte di anastilosi nel XX secolo.


L'elemento di maggiore interesse
 della facciata è il portale 
centrale, di semplice struttura 
architettonica ma ricoperto di 
pregevoli rilievi. È un portale
 leggermente strombato ovvero
 ha una apertura che va
 restringendosi gradualmente verso
 l'interno della struttura assumendo 
la forma di una tromba.
 Al portale è associato il portale 
bronzo, ora trasferito all'interno.
Al fianco della cattedrale si addossa
 il campanile, diviso in cinque
piani aperti da finestre
 progressivamente più ampie,
 il campanile mostra i segni
dei restauri che si sono resi
necessari dal fatto che la
pietra calcarea con cui è costruito
l'edificio è soggetta ad uno
sfaldamento inarrestabile che ne
mina la stabilità.






























L’abbazia delle Donne è affiancata da due torri a base quadrata ed è percorsa da quattro contrafforti che attraversano anche i primi tre livelli delle torri. Grazie a rimaneggimenti avvenuti nel tempo, la facciata adesso presenta un timpano che non esisteva nel progetto iniziale. Il portale ha due porte lignee ed è caratterizzato da una forte strombatura. Sopra di esso si trovano prima una trifora, poi una bifora ed infine una monofora di dimensioni sempre ridotte man mano che si sale.

La loggia è fondamentale per quanto riguarda
 l'aspetto decorativo di questa facciata.
Essa è formata da una trifora, una bifora
 e una monofora che vanno via via
 restringendosi, ovvero delle finestre
 con rispettivamente tre,due e una apertura.

















Sitografia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Trani
https://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_delle_donne

mercoledì 19 ottobre 2016

Cattedrale San Nicola Pellegrino - Abbazia delle Donne; Interno

Qui è visibile l'interno della cattedrale, visibili
le tre navate e le colonne corinzie binate.
In alto sono presenti le capriate a vista e infondo
si scorge l'abside. Nella parte presbiteriale è
presente l'altare che copre la cattedra.
La pianta della cattedrale di
Trani è a croce latina
commissa, visibili le
tre navate e un transetto
ampio adiacente ai tre absidi.

La Cattedrale di Trani è suddivisa in tre navate divise da colonne binate, che sorreggono i matronei. Le navate laterali sono ricoperte da volte a crociera, mentre quella centrale ha delle capriate a vista. Il transetto forma uno spazio unico ma le tre absidi riprendono la tripartizione della chiesa. Il carattere sobrio della cattedrale è dovuto ai continui rifacimenti delle decorazioni (capitelli, volta) dell'Ottocento e del Novecento, infatti la volta del transetto fu rimossa negli anni cinquanta per riportare il soffitto con capriate a vista. La cattedrale conserva il suo carattere originale: la parte inferiore è suddivisa in due unità (Cripta di San Nicola, con le reliquie del santo e Cripta di Santa Maria, costruzione precedente). Della pavimentazione musiva rimangono solo alcuni brandelli nella zona del presbiterio dove è possibile vedere l'Ascesa in volo di Alessandro Magno e l'episodio del Peccato originale di Adamo ed Eva.

Sopra le navatelle è presente il matroneo che
presenta un arco cieco sopra tre archi a tutto
sesto.
Qui è possibile osservare la cripta di
 San Nicola. Visibili le tre navate divise
 da colonne corinzie e
coperte da volte a crociera.
 Infondo è visibile l’altare con le
 reliquie del santo all’interno.


















L'abbazia delle donne in Francia (Caen), presenta una pianta a croce latina, ha tre navate e il transetto nel quale è posizionato l’altare. Le navate sono divise da arcate a tutto sesto e sono molto lunghe, infatti sono presenti nove arcate. Il transetto è realizzato in stile romanico ma presenta delle colonne gotiche. Nella zone centrale della chiesa si trova una lastra di marmo nero sotto la quale fu sepolta la regina Matilde. In questo edificio sacro si trova anche la cripta, proprio sotto il presbiterio, con cinque navate e sedici colonne.

Questa è la pianta dell'Abbazia delle donne, possibile vedere le tre entrate che danno accesso
 alle rispettive navate. Il soffitto è coperto da volte a crociera sostenute da due file di nove arcate.
L'abbazia non presenta matronei ma ha una serie di finestre posizionate sulle navate laterali
in modo tale da illuminare la chiesa. Lungo le parti laterali del transetto ci sono due cappelle invece,
 dopo la parte presbiteriale è presente un solo abside.

Sitografia: